Relazioni Svizzera-Regno Unito

La Svizzera e il Regno Unito intrattengono da molti anni relazioni bilaterali intense e articolate su molteplici livelli. Entrambi gli Stati vantano inoltre centri finanziari leader mondiali. Poiché il mercato britannico costituisce uno dei fulcri delle attività di export delle banche svizzere, è molto importante che i rapporti con il Regno Unito non solo vengano portati avanti nel modo più lineare possibile anche dopo l’attuazione della Brexit e la fine della fase di transizione, bensì possano anche essere ulteriormente approfonditi in modo mirato.

Dopo serrate trattative e ripetuti rinvii della data di attuazione definitiva della Brexit, nel mese di ottobre 2019 il governo del Regno Unito e l’Unione europea (UE) sono riusciti a raggiungere un accordo sulle condizioni per un’uscita con effetto dal 31 gennaio 2020, inclusa una fase di transizione. Poco prima dello scadere del termine ultimo, il 24 dicembre 2020 è stato possibile siglare un accordo sulle relazioni commerciali future nell’ambito della circolazione delle merci. Tale convenzione non prevede tuttavia né un periodo transitorio per quanto concerne i servizi finanziari, né tantomeno nuove disposizioni normative in sostituzione dei precedenti «diritti di passporting» per i fornitori di servizi finanziari britannici. La futura configurazione delle modalità di accesso al mercato tra UE e Regno Unito nel campo dei servizi finanziari resta quindi in ampia parte un punto di domanda. Dal momento in cui il Regno Unito non è più vincolato al diritto UE, dal punto di vista delle banche svizzere è auspicabile un ambizioso programma di liberalizzazione e ampliamento dell’accesso reciproco al mercato nel quadro dei servizi bancari e su valori mobiliari. 

Liberalizzazione su vasta scala dell’accesso al mercato come obiettivo dichiarato del settore

  • Il 31 gennaio 2020 il Regno Unito (UK) è uscito definitivamente dall’Unione europea. Con la fine del periodo di transizione, gli Accordi bilaterali Svizzera-UE hanno dunque perso la propria validità per quanto concerne il Regno Unito. In loro sostituzione, dal 1° gennaio 2021 viene applicata una serie di accordi successivi negoziati dal Consiglio federale con il Regno Unito nell’ambito della strategia «Mind the gap», grazie ai quali è possibile mantenere in essere la maggior parte dei diritti e dei doveri vigenti tra i due Stati.
  • Nell’ambito delle attività transfrontaliere con i clienti privati nel Regno Unito, le banche svizzere sono tuttavia chiamate a confrontarsi con il quadro normativo complesso e in parte opaco di tale Paese e quindi con i relativi rischi, soprattutto in relazione ai clienti individuali domiciliati nel Regno Unito. Per questo motivo le banche svizzere puntano a un ambizioso ampliamento dell’accesso reciproco al mercato nel quadro dei servizi bancari e su valori mobiliari. In prospettiva futura questo sistema consentirebbe agli istituti elvetici di servire i segmenti di clientela interessati del Regno Unito in modo più semplice e conforme alle esigenze. Per le banche svizzere la priorità verte soprattutto su miglioramenti e semplificazioni nel segmento dei clienti privati facoltosi (high-net-worth individuals), in quanto ad essi è riconducibile una parte preponderante delle attività bancarie transfrontaliere.
  • Il 30 giugno 2020, l’allora Cancelliere dello Scacchiere britannico Rishi Sunak e l’ex Consigliere federale Ueli Maurer hanno firmato una dichiarazione d’intenti («Joint Statement») relativa a un approfondimento delle relazioni in ambito finanziario. In un documento di posizione settoriale congiunto di economiesuisse e TheCityUK, pubblicato il 28 aprile 2020 con la partecipazione attiva dell’ASB, erano state formulate concretamente le istanze prioritarie concrete che in seguito sono state in ampia parte recepite. A partire da tale momento i due governi stanno lavorando a un Mutual Recognition Agreement (MRA). I negoziati hanno come obiettivo la liberalizzazione e l’ampliamento dell’accesso reciproco ai rispettivi mercati negli ambiti di banche e servizi su valori mobiliari, asset management, assicurazioni e mercati dei capitali (incl. infrastrutture dei mercati finanziari). La base per questo accordo deve essere il mutuo riconoscimento della rispettiva regolamentazione dei mercati finanziari e delle istanze di vigilanza. Dopo un vertice a livello ministeriale, nel febbraio 2022 entrambe le parti hanno nuovamente ribadito il proprio impegno; l’obiettivo resta quindi quello di concludere l’accordo entro l’estate 2023.
  • Gli obiettivi del Joint Statement sono ambiziosi e la loro implementazione è complessa. L’ASB accoglie con favore il fatto che i tavoli tecnici a tale riguardo vengano portati avanti speditamente, con l’obiettivo di siglare un trattato internazionale in un futuro prossimo.

Esperti

Roberto Battegay
Consulente senior Private Banking & International
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